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Come scegliere il miglior conto deposito?

Hai formato una task force con i tuoi amici esperti di finanze personali, hai chiesto al tuo bancario, guardato video e spulciato Internet, eppure ancora senti che non è arrivato il momento per aprire un conto deposito. Se dubbi e incertezze ti frenano, oggi proviamo a fare un po’ di chiarezza su questi prodotti finanziari, perché tu possa scegliere se davvero i conti depositi sono fatti per te e come fare per scegliere il migliore.

1. Le 5 caratteristiche per scegliere il miglior conto deposito

Siamo sicuri di sapere bene quali elementi controllare per trovare il miglior conto deposito? Sono lo strumento che tutti cercano, che tutti vogliono, ma con il loro tasso di rendimento basso, scegliere quello sbagliato potrebbe essere un grave errore.

Secondo noi, sono principalmente cinque le caratteristiche da tenere in considerazione quando arriva il momento di scegliere un conto deposito. Infatti, bisogna sempre:

  1. Confrontare sempre tutti i conti deposito
  2. Decidere se gestire il conto deposito online o in filiale
  3. Valutare il tipo di conto deposito: libero o vincolato
  4. Basarsi sul rendimento reale
  5. Controllare quando si ha accesso agli interessi

I conti deposito disponibili sono tantissimi, e solo una scrematura iniziale potrà aiutarci a fare la scelta migliore. 

2. Quali sono i migliori conti deposito oggi?

L’abbiamo compreso: per trovare il miglior conto deposito, il modo migliore è confrontare tutto ciò che è disponibile sul mercato. Un lavoro titanico, ce ne rendiamo conto, ma oggi esistono dei pratici comparatori online che fanno il lavoro di ricerca per noi.

Facciamo un esempio, prendendo come dati l’importo investito (10.000 euro), la durata dell’investimento (6 mesi) e il tipo di conto deposito (libero).

Importo investito

10.000 €

Durata dell'investimento

6 mesi

Tipo di conto deposito

Libero

Guadagno netto

120,19 €

Il comparatore online ci ha trovato il miglior conto deposito dal punto di vista del guadagno netto, pari a 120,19 euro, che corrisponde al conto deposito di Banca Progetto, con un tasso effettivo del 2,38%. 

Si tratta di un esempio fra mille altri, in cui si possono modificare gli importi, la durata, il tipo di conto, insomma, tutti i parametri possibili per ottenere il miglior conto secondo le nostre necessità.

3. Come aprire e chiudere un conto deposito?

Una volta individuato il miglior conto deposito per te e per la situazione, vorrai giustamente sapere come aprirlo. Niente di più semplice, oltre che davvero rapido. Per l’apertura di un conto deposito, infatti, la banca non si assume particolari rischi e quindi, di conseguenza, anche le “indagini” portate avanti su chi desidera ottenere questo strumento non sono approfondite quanto quelle per altri strumenti finanziari.

Ma tornando a noi e ai passaggi da compiere per aprire un conto deposito. Innanzitutto, non cambia molto che tu decida di affidarti a un impiegato della banca o che tu preferisca fare tutto per conto tuo online.

Dovrai in entrambi i casi preparare i documenti necessari, leggere approfonditamente il contratto che ti viene proposto e infine apporre la tua firma.

Hai deciso che il conto deposito non ti serve più, hai bisogno dei soldi che vi sono bloccati sopra, ne hai trovato uno migliore? Allora potrebbe essere giunto il momento di chiudere il tuo conto deposito. Niente panico, come per la sua apertura, anche in questo caso dovrai solo compilare un apposito modulo e fare attenzione a non lasciare attivi i servizi che si appoggiano al conto deposito, che potrebbero diventare inutilizzabili.

4. Qual è la situazione attuale dei conti deposito?

Da quanto detto finora, appare evidente che i conti deposito sono prodotti piuttosto semplici e senza dubbio è questa loro caratteristica ad averne fatto la fortuna negli anni. Ma rispetto al passato, oggi i loro tassi di interesse sono spesso poco interessanti.

Complice l’inflazione galoppante di questi mesi, il rendimento effettivo dei conti deposito potrebbe risultare piuttosto deludente per chi decide di bloccare i propri soldi per un lungo periodo di tempo senza poterli toccare.

Facciamo un esempio. Ho 20.000 euro da parte. Non ho un profilo particolarmente propenso al rischio e decido che, per me, la migliore soluzione è versare questa somma in un conto deposito vincolato per cinque anni. Cinque anni, quindi, in cui non potrò avere accesso ai miei 20.000 euro, ma in cambio la banca da me scelta mi offre il tasso di interesse migliore sul mercato, vale a dire dell’1,24%. Il mio guadagno netto, alla fine del periodo, sarà quindi di 1.132,30 euro.

Certo, si tratta di 1.132,30 euro che prima non avevo, e sempre soldi sono, e che oltretutto hanno lavorato da soli. Ma è facile rendersi conto che, anche con un tasso di inflazione controllato al 2% (senza parlare del 6,9% raggiunto in Italia a maggio), questi soldi, dal punto di vista reale, non avranno lo stesso peso.

5. Esistono delle alternative ai conti deposito?

Sorge quindi spontanea la domanda: ma esiste una soluzione a questa situazione? Allora, le alternative ai conti deposito esistono, ma non sono tutte adatte a tutti i profili di rischio.

Se la tua propensione al rischio è bassa, potresti optare per:

  • libretti di risparmio
  • obbligazioni e titoli di Stato
  • pronti contro termine

I rendimenti, però, sarebbero sempre piuttosto bassi. 

Per chi, invece, è pronto a rischiare maggiormente, le opzioni, fra le altre, includono gli investimenti in:

  • Borsa
  • settore immobiliare
  • crowdfunding

Quindi sì, le alternative esistono, ma non sempre corrispondono al profilo e agli obiettivi di ciascuno di noi. È per questo che è necessario fare sempre le ricerche più approfondite prima di decidere di investire in uno strumento finanziario.

Detto ciò, associare un conto deposito a un conto corrente rimane una buona idea ed è un buon modo per diversificare il proprio portafoglio e conservare dei soldi “sicuri” da parte in caso di bisogno.

6. Ma quindi, che cos'è un conto deposito?

Dopo tutto questo excursus sul perché e il percome di questi prodotti, ci sarà ancora chi si chiede cosa sono questi conti deposito nel concreto. È più che normale.

In parole povere, un conto di deposito può essere definito come un contratto bancario. Un conto deposito non è poi così diverso da un conto corrente, ma ha un’operatività assai più limitata: vi si versano dei soldi e si prelevano alla scadenza del contratto (o anticipatamente, a certe condizioni).

La caratteristica principale è che i conti deposito garantiscono un rendimento, e possono quindi venire considerati come prodotti di investimento a breve termine, visto che l’investimento può durare da un minimo di un paio di mesi a un massimo di cinque o sei anni.

Come detto in precedenza, visto il loro basso rischio, il rendimento garantito e la loro semplicità, fatte le dovute analisi sul proprio profilo e i propri obiettivi, sono una buon asset da avere nel proprio portafoglio. Ma inutile aspettarsi somme stratosferiche in cambio.

7. Domande frequenti

🤔 Cosa sono i conti deposito a vista?

Conto deposito a vista è un altro modo di chiamare il conto deposito libero, in cui il cliente può prelevare l’importo investito in qualsiasi momento.

🤷 Che cos’è un deposito bancario?

Un deposito bancario è un contratto in base al quale la banca acquista una somma di denaro e si impegna a restituirla al suo cliente, maggiorata dei rendimenti ottenuti per via del deposito stesso.

🗓️ Quando si paga l'imposta di bollo sul conto deposito?

L’imposta di bollo sul conto deposito viene applicata, e va quindi pagata, il 31 dicembre di ogni anno.

🏦 Quali sono le principali banche italiane?

Prendendo in considerazione il numero di agenzie presenti sul territorio, le cinque principali banche italiane, in ordine decrescente, sono: Unicredit SpA, Banca Monte dei Paschi di Siena SpA, Intesa Sanpaolo SpA, Banco Popolare - Società Cooperativa e Banca Nazionale del Lavoro Spa.

8. Qualche info in più

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