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Investire in Borsa: come iniziare?

Impossibile non parlarne quando si tratta di investimenti. Selva oscura per alcuni, the place to be per altri, è certo che la Borsa divide. Pericolosa, fruttuosa, complessa, accessibile... dove si trova la verità? Una cosa è certa, la Borsa non è un terreno neutro. Quindi meglio sapere fin da subito in che cosa vi state inoltrando prima di investirci i vostri preziosi risparmi.

1. Investire in Borsa: una definizione

Quando parliamo di investimento in Borsa ci riferiamo all’attività per mezzo della quale viene impiegato del denaro sui mercati finanziari allo scopo di ottenere un guadagno. Se fino a qualche anno fa gli operatori (trader) si limitavano a comprare e vendere azioni, oggi gli strumenti di investimento si sono moltiplicati. È infatti possibile investire in:

  • Forex
  • Indici
  • Materie prime
  • Indici di Borsa
  • ETF
  • Criptovalute

L’ingresso di questi asset digitali in Borsa dimostra che il settore è in continua evoluzione e che si può prevedere che la lista possa allungarsi ulteriormente negli anni a venire.

Investire in Borsa ha una doppia utilità: da una parte, per le società, che ricevono un aiuto per il finanziamento delle proprie attività; dall’altra, per i risparmiatori/investitori che, oltre a ottenere determinati diritti, possono veder lievitare i propri risparmi parallelamente ai risultati aziendali.

2. In quali azioni investire?

Decidere in che cosa investire può non essere sempre semplice. Entrano infatti in gioco numerosi fattori: la propria situazione personale e familiare, la conoscenza (più o meno approfondita) del panorama finanziario, la disponibilità economica, i propri obiettivi e progetti, i valori nei quali si crede e per i quali ci si vuole battere. Nulla è banale quando si ha a che fare con il denaro e la scelta deve essere ben ponderata e presa sulla base di un’analisi accurata e onesta.

Chi si batte quotidianamente per la salvaguardia dell’ambiente difficilmente accetterebbe di finanziare con i propri soldi aziende riconosciute per un uso scellerato delle materie prime o che non si curano di preservare il nostro pianeta. Chi ha un profilo di rischio elevato, crede nelle nuove tecnologie e ne viene da precedenti esperienze nella compravendita di asset, potrebbe volersi aprire al mondo dell'investimento in crypto.

Insomma, le possibilità sono tantissime e varie.

Quando si parla di investimento in Borsa, infatti, ci si può riferire sia all’investimento nelle singole azioni, sia all’investimento nei mercati, come ad esempio la Borsa Italiana o il Nasdaq.

Quali azioni comprare?

Per chi desidera acquistare azioni, la Borsa è piena di possibilità e tipologie. Ogni azione attribuisce a chi la possiede determinati diritti, che possono essere amministrativi o economico-patrimoniali.

Fra i migliori settori in cui investire ci sono:

  • sviluppo sostenibile e mobilità elettrica
  • cambiamenti climatici
  • intelligenza artificiale
  • 5G e connettività
  • chip e semiconduttori
  • aziende di lusso
  • robotica

Impossibile, poi, non citare le criptovalute, la vera tendenza del momento. Con un universo in continua espansione, la nascita di nuovi token e blockchain è quasi all’ordine del giorno.

In ogni caso, quelli citati sono solo possibili comparti che sarebbe bene tenere d’occhio. Infatti, per scegliere le migliori azioni da comprare è sempre bene effettuare delle analisi accurate, che comprendono:

Analisi tecnica

Studiare i grafici per anticipare i trend sul breve periodo (non particolarmente utile sul lungo periodo)

Analisi fondamentale

Identificare e prevedere variabili economiche e finanziarie che influenzano l'andamento delle quotazioni delle azioni

Rischio del titolo

Studiare le pubblicazioni periodiche, conoscere il cash flow della società, la sua situazione

Prospettive future

Saper anticipare l’evoluzione di una società

3. Come si fa a investire in Borsa?

Per investire in Borsa, ci sono vari metodi. Lo si può fare, per esempio, acquistando direttamente i titoli presso chi li emette. Questi titoli possono essere azioni, obbligazioni o fondi indicizzati, e a emetterli possono essere società o gli Stati stessi.

Può anche darsi che tu non voglia investire direttamente, che tu non sia interessato a studiare come funzionano broker o piattaforme di trading. Il che è perfettamente legittimo. Oltre che possibile. 

Se le piattaforme di investimento non fanno per te, infatti, è possibile accedere al mercato azionario grazie a degli investimenti finanziari che contengono dei valori mobiliari (ossia titoli di credito negoziabili e trasferibili). Per investire in Borsa, esistono tre investimenti finanziari di questo tipo:

  • l’assicurazione sulla vita
  • il PAC (Piano di Accumulo del Capitale)
  • il conto deposito titoli

Per capire come investire in Borsa bisogna arrivare al fatidico momento preparati: questo significa conoscere le basi ed essere sempre al corrente delle novità che avvengono in questo universo. Come fare? Informandosi, leggendo le maggiori testate di economia e Borsa (online e non).

4. Investire in Borsa conviene?

Visto il rischio che presenta l’investimento in Borsa, viene da chiedersi che cosa spinga sempre più persone a indirizzarsi verso questa opzione. Chiunque investa in Borsa lo fa principalmente per tre motivi, che potremmo riassumere in altrettante macrocategorie:

  1. La ricerca di profitti
  2. La diversificazione
  3. La preservazione del capitale

Per quanto riguarda il primo punto, si può dire che l’investimento in Borsa va spesso a braccetto con finalità speculative. Che cosa significa? Semplicemente che quando si acquista un asset a un determinato prezzo, lo si fa con l’obiettivo di rivenderlo a un prezzo maggiore e quindi ottenere appunto un profitto dalla differenza fra i due prezzi. Esiste anche chi specula ribasso, cioè chi vende i propri titoli avendo previsto una diminuzione nella loro quotazione e che di conseguenza spera di ricomprarli a un prezzo inferiore.

Per quanto riguarda la diversificazione, è bene sapere che un portafoglio diversificato è un portafoglio più sicuro. Questo perché si ripartisce il rischio di perdita di capitale su strumenti finanziari diversi o su diversi tipi dello stesso asset (come nel caso delle azioni). A meno che non si verifichi una catastrofe su scala mondiale, difficilmente subiremo delle perdite su ogni singolo comparto del nostro portafoglio. Ecco perché investire in Borsa è un buon modo per diversificare e al contempo ottenere una crescita passiva.

Infine, la preservazione del capitale. Investire in Borsa permette di essere coperti in caso di rischio. Ma rischio di cosa?

I rischi possono essere diversi:

  • Rischio di cambio
  • Rischio di rialzi/ribassi dei tassi d’interesse
  • Rischio di svalutazione
  • ecc.

Senza dimenticare una delle ragioni che oggi più che mai fanno dell’investimento in Borsa un prezioso alleato: la volontà di mantenere inalterato il proprio potere di acquisto contro la crisi e di battere l’inflazione.

Lasciare i propri risparmi su dei conti che non li fanno fruttare è infatti il peggior modo di occuparsi delle proprie finanze. Decidere di fare un’azione attiva nei loro confronti, investendoli in Borsa, è invece un modo per evitare che si svalutino con il tempo. Purché il rendimento sia superiore all’inflazione stessa. E l’investimento in Borsa è una di quelle poche soluzioni che permette di ottenere un risultato simile.

5. Domande frequenti

😥 Cosa fare se si perde in Borsa?

Bisogna innanzitutto tenere a mente che il mercato è ciclico: ciò significa che se anche è stato negativo a lungo, arriverà prima o poi il momento della risalita. L’importante, quindi, è non lasciarsi manovrare dalle emozioni. L’istinto di vendere tutto quando vediamo che le cose vanno male è normale, per essere dei buoni investitori dobbiamo imparare a governare la paura. Ciò significa che, controistintivamente, è il momento buono per comprare, approfittando dei prezzi bassi dei titoli.

🤔 Quando conviene vendere le azioni?

Per vendere le azioni che si hanno in possesso e ottenere un guadagno, bisogna seguire dei criteri precisi che possano contrastare le normali emozioni che potrebbero prendere il sopravvento. Di regola, è bene vendere un titolo se quest’ultimo scende del 7%-8% al di sotto di quanto è stato pagato.

🤷 Chi fa trading deve aprire la partita Iva?

Per fare trading online, stando alla legge italiana, non serve la Partita IVA. Quando questa attività diventa però professionale, allora sarà necessario aprirla (online sul sito dell’Agenzia delle Entrate con registrazione a Fisconline e dopo aver compilato il modello AA9/12 per le persone fisiche).

🤑 Chi è diventato ricco con il trading?

Al primo posto c’è Warren Buffet, diventato il quarto uomo più ricco al mondo grazie alla tecnica del value investing (acquistare azioni di aziende sottovalutate e tenerle a lungo, perché il loro valore aumenti). C’è poi Martin Schwartz, che ha fatto del day trading e dell’analisi fondamentale le armi per costruire la sua fortuna. Stanley Druckenmiller è diventato ricco con il top-down (studiare il panorama economico mondiale e via via identificare le realtà che possono generare più utili). Infine, George Soros, trader conosciuto per le sue operazioni speculative aggressive.

6. Qualche info in più

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