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Deduzioni fiscali: cosa sono e come utilizzarle per pagare meno tasse

Deduzioni fiscali: cosa sono e come utilizzarle per pagare meno tasse

Marzia Vradini

Data dell'ultima modifica: 04/05/2022

Ogni anno arriva il fatidico momento in cui è necessario procedere alla compilazione della dichiarazione dei redditi. I contribuenti (dipendenti o autonomi), soprattutto se alle prime armi, possono trovarsi spiazzati di fronte a questa impresa. Eppure, grazie alle deduzioni fiscali, quest’attività può addirittura portare a un abbassamento delle tasse da pagare. Senza trucco e senza inganno, si può sfruttare a proprio favore ciò che la normativa prevede. Ma procediamo con ordine ed entriamo nel dettaglio.

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1. Deduzioni e detrazioni fiscali: che cosa sono e in cosa si differenziano?

Innanzitutto, bisogna sottolineare che esistono due tipi di agevolazioni fiscali:

  • deduzioni
  • detrazioni

Sebbene si tenda a confonderle, si tratta di due contributi ben distinti e con caratteristiche diverse.

Vediamo ora cosa sono nello specifico e dov’è la differenza.

Deduzioni fiscali

Con il termine deduzione ci si riferisce ad una serie di spese, specificatamente individuate e sostenute durante l’anno, che il contribuente può sottrarre direttamente all'ammontare del proprio reddito. In questo modo, le imposte verranno calcolate su un reddito minore. Di conseguenza, anche l’IRPEF, l’imposta sul reddito delle persone fisiche, risulterà ridotta. Quindi, si tratta di un’azione da compiere in una fase preventiva.

Detrazioni fiscali

Invece, la detrazione fiscale, non incide sul calcolo del reddito ma su quello delle imposte da versare. Anche in questo caso, deriva da determinate tipologie di spese, siano esse sostenute dal contribuente stesso o dai suoi familiari (se fiscalmente a carico). A queste spese verrà applicata una percentuale, il cui importo andrà sottratto all'imposta dovuta. Dunque si applica in una fase secondaria rispetto alla deduzione.

2. Quali spese sono deducibili?

Ora che sappiamo qual è la differenza fra questi due tipi di agevolazioni, scopriamo quali deduzioni possiamo applicare per ridurre le imposte e ottenere un reddito minore. A questo, sarà successivamente possibile applicare anche le detrazioni.

Fra le deduzioni fiscali più frequenti troviamo:

  • i contributi previdenziali e assistenziali obbligatori per legge, cioè i contributi dovuti alla propria cassa di previdenza;
  • i contributi per pensioni integrative, destinati a forme di previdenza complementare;
  • le erogazioni liberali a favore di istituzioni religiose;
  • le erogazioni liberali a favore dell’Unione delle Comunità ebraiche;
  • le erogazioni liberali, in denaro o in natura, a ONLUS ed associazioni di promozione sociale preventivamente individuate;
  • le erogazioni liberali in denaro a favore di Università, enti di ricerca, enti parco, fondazioni e associazioni di ricerca scientifica;
  • i contributi a Paesi in via di sviluppo;
  • le spese per adozioni internazionali;
  • i contributi obbligatori versati per collaboratori domestici;
  • le somme restituite al soggetto erogatore in altri periodi di imposta, e quindi già tassate in anni precedenti;
  • la quota di conferimento in start up di società che abbiano optato per il regime di trasparenza (art. 116 del TUIR);
  • le spese mediche e di assistenza specifica per persone con disabilità;
  • gli assegni periodici al coniuge e gli assegni familiari stabiliti dal giudice, esclusi gli assegni a favore dei figli.

Ovviamente, si tratta di una lista non esaustiva, che andrà integrata, anno per anno, con le disposizioni vigenti in materia di dichiarazione dei redditi da parte del Ministero.

3. Deduzioni fiscali per l’anno 2022

Di seguito, troverai una panoramica di quali spese sostenute nel 2021 permettono un risparmio fiscale sulla tua dichiarazione dei redditi:

Contributi previdenziali-assistenziali

Dal 23% al 43%

Per i contributi versati da lavoratori autonomi, agricoli, ricongiunzione, fondo casalinghe e riscatto anni di laurea

Adozione internazionale

Dal 23% al 43%

Per il 50% della spesa sostenuta

Assegni di mantenimento di un ex coniuge

Dal 23% al 43%

Dell’intero importo corrisposto all’ex coniuge

Spese mediche, in caso di disabilità

Dal 23% al 43%

Per le spese mediche generiche e di assistenza specifica sostenute nell’interesse proprio o di familiari, anche se non fiscalmente a carico

Erogazioni liberali

10%

Per i versamenti alle Onlus

Contributi per collaboratori domestici

Dal 23% al 43% (fino a un massimo di 1549,37 €)

Contributi versati per colf, badanti, babysitter, ecc.

Adesso che conosci le deduzioni fiscali a tua disposizione, ti consigliamo di armarti del Modello 730 (se sei un lavoratore dipendente o un pensionato) e compilare la tua dichiarazione dei redditi in tutta serenità.

4. Domande frequenti

🤔 Che cos’è il bonus 100 euro?

Il bonus fiscale da 100 euro è una integrazione al reddito concessa ad alcune categorie di lavoratori dipendenti, che ha sostituito il credito fiscale da 80 euro previsto dal bonus Renzi.

🏥 Quanto si può detrarre dalle spese mediche?

Se nell’anno d’imposta hai speso più di 129,11 € di spese mediche, puoi sottrarre questa somma all’importo totale delle tue spese. Applicando alla somma ottenuta il 19%, otterrai l’importo da scalare dalle tasse.

🐱 Devo essere proprietario dell’animale che ha usufruito di cure veterinarie per detrarre le spese sostenute?

No, la detrazione spetta a chi ha sostenuto le spese.

📝 Come faccio ad attestare di aver fatto una donazione a fini deducibili?

In caso di pagamento con carta di credito, carta di debito o carta prepagata fa fede la ricevuta del versamento. Nel caso di pagamento con assegno bancario o circolare (se non è possibile individuare il beneficiario), si deve essere in possesso della ricevuta rilasciata dal beneficiario dalla quale deve risultare la modalità di pagamento utilizzata.

5. Qualche info in più

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