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Dove mettere i soldi per risparmiare?

Dove mettere i soldi per risparmiare?

Una ragazza che inserisce una moneta in un salvadanaio a forma di porcellino.

Maxime Canac

Data dell'ultima modifica: 04/05/2022

Quando cominciamo a vedere i frutti del nostro lavoro di risparmiatori, ci chiediamo che cosa fare con queste somme. Il nostro conto corrente si rimpingua e noi, senza avere la giuste risorse, lasciamo lì i nostri soldi, dicendoci che è il modo migliore per tenerli al sicuro. Essere buoni risparmiatori, però, significa anche sapere dove è meglio mettere i nostri soldi, magari anche per ottenere dei profitti (o almeno per evitare di perderli. Vediamo insieme le soluzioni disponibili.

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1. Comprendere la propria propensione al rischio

Come suggerisce il termine, la propensione al rischio indica la tua inclinazione a scegliere determinate soluzioni finanziarie al posto di altre.

In questa fase, infatti, è quasi certo che tu non stia cercando di fare grossi investimenti con un alto tasso di rischio, come potrebbe essere l’investimento in Borsa. È invece probabile che tu stia cercando solo un modo per non far svalutare troppo i tuoi soldi lasciandoli sotto il materasso, guardandoti comunque un minimo intorno, per cominciare a mettere un piede nel mondo dell’investimento.

Se si tratta effettivamente del profilo in cui ti riconosci, allora ci sono diversi prodotti a basso rischio che potrebbero fare al caso tuo. 

2. In quali prodotti a basso rischio mettere i propri soldi?

Senza darti una risposta diretta - in quanto non sta a noi decidere per te - è giusto che tu abbia una visione completa di ciò che hai a disposizione per mettere i tuoi risparmi da parte e vedere dei risultati. Fra i prodotti “finanziari” cosiddetti di risparmio ci sono:

3. I conti deposito e buoni fruttiferi postali

I conti deposito

I conti deposito, insieme ai titoli di Stato e alle polizze, sono il prodotto di risparmio preferito dagli italiani. Rinunciando alla possibilità di prelevare il capitale depositato sul conto si ottiene una remunerazione garantita, che inoltre ha il vantaggio di aumentare più viene lasciata parcheggiata al loro interno. 

I conti deposito sono di due tipi:

 I conti liberi

La particolarità dei conti deposito liberi è che il denaro versato al loro interno è accessibile e prelevabile in qualsiasi momento, senza dover per forza aspettare la scadenza dei vincoli temporali. Questa libertà si traduce però in tassi di rendimento inferiori rispetto ai conti vincolati.

Vanno inoltre presi in considerazione alcuni costi come l'imposta di bollo, pari allo 0,2% del saldo (per i conti con una giacenza media superiore a 5.000 euro) e la ritenuta fiscale sugli interessi maturati, pari al 26%.

Fra i migliori conti deposito liberi si annovera ContoProgetto di Banca Progetto:

Mesi

6

12

18

24

36

48

60

Nome

ContoProgetto

ContoProgetto

ContoProgetto

ContoProgetto

ContoProgetto

ContoProgetto

ContoProgetto

Tasso d'interesse

0,80%

0,70%

0,65%

0,62%

0,59%

0,58%

0,57%

Simulazione su un deposito di 10.000 € effettuata su confrontaconti.it

 I conti deposito vincolati

Come lo dice il nome, i conti deposito vincolati hanno la particolarità di bloccare i tuoi soldi senza permetterti di farne libero uso qualora ne avessi bisogno. Questo permette da una parte tassi di interesse più elevati, ma allo stesso tempo ti costringe a rinunciare alla tua liquidità.

Si tratta quindi di una soluzione da prendere in considerazione se hai un orizzonte di risparmio molto lungo: se non svincoli i tuoi soldi e arrivi alla fine del periodo concordato con la banca, potrai usufruire di tassi maggiori rispetto ai conti deposito liberi, anche se sempre piuttosto bassi.

Mesi

6

12

18

24

36

48

60

Nome

Conto Deposito Banca Aidexa

Conto Deposito Banca Aidexa

Conto Deposito Banca Aidexa

Conto Deposito Banca Aidexa

Conto Deposito a Interessi Anticipati di Banca Privata Leasing

Cherry Vincolato

Cherry Vincolato

Tasso d'interesse

0,51%

0,74%

0,88%

1,03%

0,93%

0,97%

1,24%

Simulazione su un deposito di 10.000 € effettuata su confrontaconti.it

I buoni fruttiferi postali

I buoni fruttiferi postali sono un prodotto di risparmio venduto esclusivamente da Poste Italiane. Se un tempo erano disponibili solo in formato cartaceo e sottoscrivibili solo allo sportello, oggi esistono anche in versione digitale.

Vengono considerati piuttosto sicuri perché lo Stato italiano si fa garante sull’investimento. Hanno inoltre altri vantaggi, fra cui:

Quest’ultimo punto introduce due grossi svantaggi: non tutti infatti sono convenienti (attenzione al momento della sottoscrizione) e soprattutto i rendimenti sono tendenzialmente bassi.

I buoni fruttiferi postali disponibili oggi sono:

4. I libretti postali e le assicurazioni

I libretti postali

Esattamente come i buoni fruttiferi postali, i libretti postali sono strumenti di risparmio a basso rischio garantiti dallo Stato italiano. Ciò che ne ha fatto la fortuna, anche qui, è che i soldi che vi vengono depositati maturano un interesse, anche se minimo e che difficilmente può contrastare il tasso di inflazione.

I libretti postali attualmente disponibili sono:

Tenendo in considerazione l’imposta di bollo di 34,20 € per somme superiori ai 5000 € e la ritenuta al 26%, ci rendiamo velocemente conto che i tassi di interesse sono davvero irrisori.

Le assicurazioni

Si tratta di una soluzione grazie alla quale, con somme anche piuttosto contenute, si possono avere degli interessi interessanti da lasciare ai propri cari, a patto di non rescindere il contratto prima del tempo.

Le polizze vita caso morte sono quindi maggiormente indicate per quei soggetti che rappresentano la certezza economica di una famiglia.

Nel processo di assunzione del rischio l’assicuratore valuta una serie di parametri quali ad esempio l’età, le abitudini dello stile di vita e il lavoro svolto, lo stato di salute, l’importo assicurato, la durata, le coperture attivate e lo stato tabagico.

Se quindi ti trovi nella situazione fisica ed economica adatta, potresti decidere di optare per questa soluzione. Fai le ricerche del caso e poni la dovuta attenzione alle tue necessità. Del resto un’assicurazione dovrebbe assicurare, non essere il tuo unico strumento di risparmio e investimento.

5. I fondi pensione e i beni di rifugio

I fondi pensione

Per far fronte all’eventualità di una pensione pubblica non sufficiente a coprire i tuoi bisogni, puoi decidere di cominciare a risparmiare per una pensione integrativa, che si formerà grazie al fondo pensione. Esistono tre tipi di fondo pensione che, attraverso delle vere e proprie soluzioni di investimento potranno permetterti di creare una pensione di scorta da affiancare a quella a cui avrai diritto alla fine della tua carriera.

Ogni soluzione di investimento è diversa e risponde a bisogni precisi. Quindi, a seconda dell’orizzonte temporale a tua disposizione (ossia il tempo che intercorre dal momento in cui decidi di cominciare a risparmiare all’anno in cui prevedi di andare in pensione) ti converrà investire in un comparto piuttosto che in un altro.

I fondi pensione possono essere:

I primi sono dedicati a determinate categorie di lavoratori e vengono sottoscritti su base collettiva; i secondi sono istituiti da banche, imprese assicurative, società di gestione del risparmio o società di intermediazione mobiliare; i terzi sono vere e proprie polizze vita e vengono quindi proposti solo dalle imprese assicurative.

I beni di rifugio

I beni di rifugio sono quei beni che hanno un valore intrinseco, ossia reale, che si mantiene più o meno invariato a prescindere dall’andamento del mercato o dal tasso di inflazione. Decidere di investire in questo tipo di prodotto, quindi, può essere un buon modo per garantirsi una forma di protezione anche nei momenti in cui l’economia generale è particolarmente agitata.

I beni di rifugio più conosciuti sono:

Per quanto riguarda i primi, non tutti i titoli di Stato hanno lo stesso valore: vengono infatti considerati beni di rifugio i titoli di Stato emessi dai Paesi che risultano più solidi a livello economico e finanziario. Parliamo quindi principalmente della Germania e degli Stati Uniti, che difficilmente avranno difficoltà a ripagare i titoli emessi alla loro scadenza. Il rendimento però non è altissimo, ma del resto stiamo parlando di soluzioni a basso rischio che, come tali, hanno anche bassi interessi.

L’investimento in oro, un po’ come tutte queste soluzioni, non ha rendimenti alti ma è un’ottima soluzione per chi vuole proteggersi da eventi estremi. In quanto materia prima, ce ne sarà sempre bisogno. Ma piuttosto che riempirsi la casa di lingotti, si può decidere di investire nell’oro (ma anche nell’argento o nel platino) attraverso degli ETF.

L’ultima categoria è un interessante modo per diversificare i propri investimenti, ma, a meno di non essere veri e propri intenditori, è sempre meglio chiedere la consulenza di esperti. Quindi, per quanto possa essere considerato un modo per risparmiare e investire in beni sicuri, vanno presi in considerazioni gli oneri da pagare a chi ci aiuterà a fare la giusta scelta.

6. Domande frequenti

📈 Quanto rendono 500.000 € in banca?

Mettendo 500.000 € su un conto deposito, si possono ottenere interessi da 2.300 € (vincolandoli per 6 mesi) fino a 60.125 € (lasciandoli per 5 anni).

🤔 Cos’è un ETF?

Un ETF è uno strumento finanziario quotato in Borsa che replica fedelmente l’andamento di un indice azionario. Gli ETF possono essere utili per cominciare a investire e diversificare il proprio portafoglio.

👨‍👨‍👧‍👧 Quanti intestatari possono esserci su un libretto di risparmio postale?

Non più di 4. Non sono inoltre possibili cointestazioni tra soggetti maggiorenni e minorenni, né tra minorenni.

🍷 Che interessi si ottengono investendo nel vino?

Negli ultimi anni, gli indici dei vini pregiati più importanti hanno dato guadagni medi del 7% all’anno.

7. Qualche info in più

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